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mercoledì 14 gennaio 2015

Pesticidi utilizzati nei trattamenti fitosanitari del cacao, quanto sono sicuri?



T. cacao è una specie alquanto delicata, soggetta ad attacchi di patogeni su fiori, frutto, fusto (funghi, e virus) come pure di parassiti in grado disvilupparsi sulle fave, anche durante la conservazione e lo stoccaggio.



 I principali patogeni, responsabili della cosiddetta Black Pod Disease, sono funghi del genere Phytophtora (P. palmivora, P. megakarya, P. capsica). Altre patologie fungine sono originate da Crinipellis perniciosa ("Witches Broom"), Moniliophtora roreri, Ceratocystis fimbriata. Il principale virus causa di problemi alle coltivazioni di cacao è il CSSV (Cocoa Swollen Shoo Virus). Tra gli insetti, particolarmente attivo nel sud est asiatico è la Conopomorpha cramerella (agente del "Cocoa pod borer"). Altri insetti (lo scarafaggio del cacao, Steirastoma breve, Atta eephalotes e A. sexdens, Planococcus citri Planoeoccus lilacinus, Planococcoides njalensis) attaccano il cacao, variando la loro attività nei differenti continenti di produzione. Anche le fave di cacao conservate in sacchi (fresche, fermentate e pre-torrefatte) possono essere contaminate da insetti (lepidotteri e coleotteri). Le piante di cacao vengono trattate con insetticidi, fungicidi, acaricidi ed erbicidi nelle diverse aree produttive. I principali pesticidi utilizzati nella coltura del cacao sono: lindano, dichlorvos, piretrine glifosate, aldrin, dieldrin. Fra i fumiganti, il bromuro di metile; fra gli erbicidi, il paracquat. Spesso le fave in fermentazione o in essiccazione sono soggette a trattamenti post-raccolta per evitare lo sviluppo di muffe e insetti. Le fave, prima del trasporto via nave, vengono fumigate con bromuro di metile. Nei paesi dove avviene la trasformazione, viene spesso ritrattato con quantità bassissime di dihlorvos. Il cacao viene pulito, vagliato secondo la qualità e le dimensioni delle fave. Anche durante l'insilaggio che precede la trasformazione, si eseguono fumigazioni per prevenire lo sviluppo di parassiti.



Secondo il Protocollo di Montreal, produzione e uso di bromuro di metile sono banditi dal 2005 nei paesi sviluppati (2015 nel resto del mondo). Adesso si sperimentano metodiche di conservazione trattamento innovative per ridurre l'uso di sostanze potenzialmente tossiche. In particolare si sperimentano tecniche di conservazione a pressione ridotta (10-50 mmHg). In queste condizioni, uova (le più resistenti), larve, pupe ed insetti adulti vengono eliminati in tempi brevi. L'uso delle radiazioni ionizzanti rappresenta un successivo approccio sperimentale perseguito per la stabilizzazione delle fave. Anche durante l'insilaggio che precede la trasformazione, si compiono fumigazioni per prevenire lo sviluppo di parassiti.